lunedì 14 dicembre 2015

GLI ACCORDI DI PARIGI SUL CLIMA E UN GRAZIE AL COMITATO PROSARDEGNANOGASDOTTO!!!



Grazie, grazie, grazie a tutti/e coloro che durante questi lunghi anni hanno sostenuto e lottato con il Comitato Pro-SardegnaNoGasdotto per evitare l'ennesimo scempio ai danni della nostra Terra: la realizzazione di un GASDOTTO che l'avrebbe tranciata in due inutilmente.
Insieme abbiamo evitato non solo un fendente mortale che avrebbe ferito a morte la nostra Isola ma anche un danno economico di proporzioni mai viste! Un "investimento" di oltre 10.000.000 di €, di cui 150 milioni direttamente dalle nostre tasche, spesi per tentare di realizzare un'opera assolutamente inutile!
Lo dimostrano definitivamente gli accordi conclusi qualche giorno fa a Parigi.
“Emissioni umane nette zero” (net-zero human emissions), così si chiama la svolta epocale, ovvero il punto di equilibrio tra ciò che immettiamo nell’aria e ciò che riassorbiamo. E non appena l’accordo di Parigi arriverà fra le mani dei legislatori, le energie pulite saranno semplicemente il modo migliore, più economico e più efficace per raggiungere questo obiettivo. Questo accordo è lo strumento di cui avevamo bisogno per costruire un futuro sicuro per le prossime generazioni."
Oltre a cio', gli accordi prevedono anche:
  • Almeno 100 miliardi di finanziamenti dal 2020 per garantire un sostegno continuo ai Paesi in via di sviluppo;
  • L’impegno a un nuovo vertice ogni 5 anni per aumentare l’ambizione degli impegni presi e avvicinarsi sempre più al giorno in cui un mondo a emissioni nette zero diventerà realtà;
  • Un accordo globale che dice che il cambiamento climatico è un problema mondiale, che necessita della cooperazione di tutti, dall’Arabia Saudita al Senegal alla Sardegna, per dare un futuro all’umanità.
Ma, soprattutto, dal vertice arriva un messaggio chiaro ed inequivocabile agli investitori ed alle pubbliche amministrazioni di tutto il mondo: puntare sui combustibili fossili è denaro perso. È la tecnologia che ci porterà al 100% di energie pulite quella su cui devono investire.
Ma, a seguito di questo accordo mondiale, definito da molti un "momento storico" che segna lo spartiacque tra l’era dei combustibili fossili e quella delle energia pulite, ci piacerebbe conoscere l'opinione di coloro che, testardamente e nonostante la morte annunciata del progetto GALSI, proseguono invece imperterriti sulla via del degrado e del malessere, attraverso: "...il progetto metano...800 milioni di opere per i 37 bacini, 440 milioni circa di investimenti privati e220 milioni di risorse pubbliche...".  Parliamo di Pigliaru, di Paci e di Mariagrazia Piras...Esponenti dell'attuale giunta regionale che, dopo decenni, ha partorito in casa una specie di "piano energetico" dove, udite udite, la Sardegna dovrebbe diventare "il modello di riferimento europeo nel quale rendere operative in anticipo le nuove tecnologie......". Peccato che, mentre il Mondo intero cercava con difficolta' di mettersi d'accordo sul futuro energetico del Pianeta, in Sardegna Pigliaru rilanciava un gasdotto con la Toscana, complice il suo governatore, Enrico Rossi, "molto interessato e favorevole". 
Cio' significa che non possiamo abbassare la guardia, in Sardegna siamo capaci di tutto!
In ogni caso, adesso sara' tutto piu' difficile e, forse, chi manderemo a governare in futuro avra' le caratteristiche minime richieste da sempre a un buon politico e amministratore: capacita', onesta' e lungimiranza.
Comunque grazie a tutti/e, di cuore.
Con il nostro impegno concreto, armati di proiettore, slides e pc portatile, per diversi anni abbiamo girato la Sardegna in lungo e largo per spiegare alla gente - anche con la complicita' di amministratori che alla loro Terra ci tengono - il danno che stavano per subire senza saperlo. Con il nostro Blog abbiamo informato e commentato (non senza riderci sopra) cio' che accadeva, sostituendoci alle colpevoli istituzioni ed ai giornaletti locali.....Non c'e' stata manifestazione o convegnetto truccato che non ci abbia visto presenti, a volte con garbo e a volte con urla di indignazione. Ma ci siamo spinti oltre, sino a partecipare alla realizzazione di un film sullo scempio GALSI, proiettandolo e commentandolo in giro per la Sardegna.
Senza tutti noi, probabilmente, GALSI SpA; Regione Sardegna con Soru, Cappellacci e la mitica assessora Zedda, Mauretto Pili &C; la SFIRS; finte associazioni ambientaliste come Legambiente; il sindaco di S. Giovanni Suergiu finito poi in carcere; degni rappresentanti della regione piu' inquinata d'Italia, tipo Tore Cherchi; il partito democratico e consiglieri regionali del calibro di Giampiero (Giampino) Diana; l'Unione Sarda, la Nuova Sardegna e Videolina (che ci ospito' in una trasmissione pro-gasdotto, condotta da uno dei maestri della disinformazione: Emanuele Dessì); il governo italiano, con Renzi ed i suoi "comitatini"; la Commissione Europea preda delle lobby, anche se il Parlamento europeo ci ha ascoltato con attenzione, nonostante europarlamentari per caso tipo Giommaria Uggias;  l'industria sarda allo sbando di Alberto Scanu, e varie ed eventuali "associazioni di categoria" rivolte a corrodere il gia' debole tessuto imprenditoriale della Sardegna; oltre a improbabili sindacati e sindacalisti;......etc..etc...Avrebbero iniziato i lavori e oggi la nostra Isola sarebbe sventrata da enormi trincee, con la 131 ulteriormente fracassata, i corsi d'acqua ed i ponti interrotti, cosi' come le poche linee ferroviarie. Interi vigneti distrutti, zone di pregio archeologico e ambiantale violentate e sventrate, cosi' come i villaggi che avevano la "fortuna" di trovarsi in mezzo al tracciato...Cio' per anni, anni ed anni. Uno sfascio senza fine, evitato da tutti noi.
Grazie.


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