giovedì 9 novembre 2017

Chi lo va a dire alla Regione Sardegna?

La Commissione Europea non ritiene più necessaria la costruzione del gasdotto Nord Stream-2
, il gasdotto che, attraverso il Mar Baltico, trasporta in Europa il gas proveniente dalla Russia. Ciò in quanto l'esecutivo di Bruxelles, prevedendo una futura, importante, riduzione del consumo di gas nell’Unione Europea, considera inutile investire in questo tipo di infrastrutture. Dall'analisi delle fonti a nostra disposizione sembra inoltre che a tale aspetto, già ben noto e riconfermato dalla stessa Commissione UE, se ne aggiunga un'altro ben più "incisivo" in merito agli interessi in gioco nella realizzazione di simili infrastrutture. Si tratta in particolare della riforma decisa dalla Commissione UE in merito all'attuale "Direttiva Gas", con l'obiettivo di applicare a tutti i gasdotti che operano nel territorio dell'UE gli stessi princípi che ispirano la legislazione europea in materia energetica. Princípi che si applicherebbero anche al Nord Stream-2 e che renderebbero il progetto non più così apetibile per la Russia. Purtroppo per coloro che, come noi, si oppongono alla realizzazione del TAP, sembra che la nuova disciplina dettata dalla futura Direttiva Gas non si estenda a quella infrastruttura in quanto questa beneficierebbe di un'esenzione ai sensi dell'articolo 36 della Direttiva stessa. Esenzione non applicabile ad altri potenziali nuovi progetti sia dalla Russia che nell'Area Mediterranea.

In ogni caso, e benchè la "dorsale sarda" non abbia gli stessi numeri: "the Commission sees no need for new infrastructure of the magnitude of Nord Stream 2". 

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